La scambista è una puttana?

Prendo spunto dalla domanda che un utente di facebook mi fece proprio ieri sera. La conversazione ebbe questo andamento:

“Ciao bella. Ke fai?”
“Scrivo libri erotici.”
“Waw… fico!!! Kon le foto?”
“No, non è un libro porno. Racconto la mia esperienza di scambista.”
“Sei skambista? Ma lo fai per soldi?”
“Non sono una mignotta. Sono una donna con la mente libera. Buonaserata.”
“Prima ke kiudi mi mandi una foto  nuda? Se lo fai ti compro il libro.”

La mia irritazione era palpabile solo al leggere l’uso della “k”: sono infatti solita definire tali individui come “bimbiminchia”, ovvero esseri viventi con il cervello abitato da una folla di scimmie urlatrici. Ma portai pazienza. Ogni occasione in cui posso parlare del mio libro è buona e mi sono illusa di trovare nella mente del poveretto un neurone che lo stimolasse a leggere. Cosa che, temo, non avverrà mai, a meno che non mi decida a cambiare la foto in copertina con qualche reperto del mio ginecologo.

Comunque, il tizio in questione qualcosa mi ha lasciato.

Lo spunto per parlarvi della relazione fra scambismo e meretricio.

Sono due scelte radicalmente differenti e Vi posso garantire che mai e poi mai nella mia esperienza di libertina mi sono imbattuta in persone che si facessero pagare. Il nostro è un mondo giocoso, animato dalla ricerca del piacere e dal gusto per l’avventura erotica, in cui nulla è scontato se non l’eccitazione di scoprire l’altrui sensualità. L’adrenalina che sale all’idea di un incontro è di per sé un afrodisiaco assai più potente del migliore intruglio magico; l’attesa durante in convenevoli di rito risveglia i nostri sensi e crea  un’aspettativa che ci ricorda l’emozione del primo appuntamento.

Ora ditemi, credete sia possibile una tale tempesta interiore se avessimo innanzi a noi qualcuno che abbiamo appena pagato? Una donna, o un uomo ovviamente, che non freme come noi per l’eccitazione, bensì non vede l’ora di finire per tornare a casa propria e farsi una doccia al fine di liberarsi dall’odore del sesso?

Se avessimo convocato qualcuno che guarda l’orologio poiché il suo tempo è prezioso e altri clienti sono in attesa?

No, per favore, non confondiamo le cose!

Lungi da me giudicare chi si prostituisce, né coloro che beneficiano di tale mestiere, ma il sesso libero, lo scambismo, il libertinaggio, chiamatelo come volete, è tutt’altro!

E’ la gioia dei sensi, l’appagamento di corpo e mente, la voluttuosa poesia di animali che si esplorano a vicenda.

Non siete d’accordo con me?

 

Articolo scritto da Daniela Pastrorino autrice del libro : Una vita da illuminati -Viaggio nel mondo scambista presi per mano da una di loro

 

Una vita da illuminati -Viaggio nel mondo scambista presi per mano da una di loro (Libro)